CRITICI
Gazzettino
10 gennaio 1978

Leoncini
Una grafica estenuata, mossa su un tessuto onirico in cui confluisco una tensione rabbiosa e pause di struggente melanconia: una pittura erede di questo arabesco nervoso di linee che si sviluppa in parallelo ma senza la luminosità delle incisioni e delle chine colorate. Paolo Leoncini (la mostra è ospitata eccezionalmente al Comune di Salzano che debutta così in una iniziativa promozionale da sviluppare) in questa sua ultima personale offre in sintesi le esperienze di numerosi anni ed è un panorama probante, valido per serietà e impegno e per taluni traguardi raggiunti attraverso una genuina spontaneita. Leoncini parla di « interpretazione religiosa»: la natura, certi squarci di vegetazione meridionale, acquistano un' intensità e un'armonia di dolce, autentico lirismo, ed una carica di prorompente vitalità.

Gazzettino
10 maggio 1978 (Roberto Joos)

Leoncini
Nuovo appuntamento i con le chine colorate e i disegni di Leoncini, questa i volta ospitati nella Villa Farsetti di Santa Maria di Sala. La grafia è sempre preziosa e sensibile ma il tema viene ora maturandosi nella ricerca di una maggiore carica
contenutistica: dal groviglio vegetale di sapore naturalistico e di i gusto estetizzante, Leoncini viene ora portando avanti con gusto e abilità il discorso delle periferie urbane dentro le quali si sente la presenza di un'umanità in cerca di riscatto.

Gazzettino
6 gennaio 1979

Paolo Leoncini
dal 14 gennaio a Palazzo Tron

L'assessorato alla cultura ha organizzato presso
palazzo Tron in via Pasubio dal 14 gennaio al 4 febbraio, una mostra di Paolo Leoncini.
Il noto artista veneto presenterà al pubblico scledense la sua più recente produzione ricca di tempere, acquarelli, disegni a china, pastelli acquarellati, acqueforti, e puntesecche.
Parallelo è l' impegno di Leoncini di poeta e di studioso universitario di letteratura contemporanea.

Giornale di Vicenza
(Salvatore Maugeri)
2 marzo 1979

Personale di Paolo Leoncini curata a Schio dall'assessorato alla cultura.
Nelle gallerie vicentine espongono Renato Varese e Antonio Carta

Sembra che anche le Amministrazioni comunali della
provincia comincino a considerare,; tra i propri compiti, quello di programmare una politica culturale che coinvolga direttamente anche il settore dell'arte figurativa.
Le iniziative non mancano, anche se non sempre risultano sufficientemente meditate, nel senso che le rassegne presentate al pubblico risultano momenti isolati, magari privi di precise motivazioni e senza il corredo dì incontri e dibattiti destinati a mettere a fuoco alcuni tra i temi di fondo dell' arte figurativa moderna e contemporanea.
L' Assessorato alla, Cultura del comune di Schio, il mese scorso, dedico una mostra personale al pittore veneziano Paolo Leoncini. Nel caso di Leoncini l' intenzione risulta prevalentemente grafica, dato l' infittire di questa sorta di linee isobare che segnano i tempi
dì una cadenza emotiva e si legano a talune sollecitazioni della fantasia. Non mancano però anche in pittura dipinti nei quali la visione si impone mediante l' efficacia che acquistano le zone colorante, le quali corrispondono i ad altrettanti nuclei isocromatici dell 'immagine.

 


Giornale di Vicenza
16 gennaio 1979


Mostra d’Arte

Schio ha cominciato ad aprirsi all 'esterno, presentando, a palazzo Tron in via Pasubio, una mostra antologica del pittore veneziano Paolo Leoncini.
Lo ha dichiarato, intervenendo alla vernice, l' assessore alla cultura dott.Giovanni Luigi Fontana, accompagnando la sua affermazione con espressioni di vivo apprezzamento nei confronti dell'artista, ospite della città grazie anche alla collaborazione del Gruppo artisti scledensi e della Pro loco rappresentati dai presidenti Ncaro e Stancampiano.
Leoncini è un grosso personaggio, un nome che dice qualcosa nel campo della pittura regionale e le opere che ha voluto esporre qui in città in definitiva lo confermano.
Nelle sale a pianterreno del l'ex-sede municipale Leoncini ha allineato tempere, acquerelli,disegni a china, pastelli acquerellati, acqueforti e puntesecche conquistando subito la partecipe simpatia dei pubblico che ha visitato numeroso la rassegna.
Come lo stesso artista ha dichiarato nella prefazione al catalogo della mostra, la sua è arte sociale; e perciò stesso utile, in quanto comunica agli Uomini esperienze.
Di conseguenza quanto è esposto a palazzo Tron ha un suo continuo e pregnante significato, un momento di cultura che Schio ha perfettamente recepito e che getta le basi per ulteriori, analoghe esperienze.

Gazzettino
23 marzo 1983

LEONCINI, S. Angelo

Paesaggi strutturati da un reticolo di segni sinuosi ed avvolgenti di qualità espressionista che conformano, come in un puzzle,gli elementi di una visione che, pur possedendo i riferimenti figurali del naturalismo, non ne restituisce le valenze semplicemente descrittive.
Queste tempere recenti di Paolo Leoncini alcune delle quali dedicate a Venezia e due nudi sembrano in effetti «apparire» come immagini viste con la mente ancora prima che con gli occhi e configurano un personale mondo poetico fatto di accensioni a volte malinconiche e segrete.

   
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